Disturbi alimentari
Nei Disturbi dell’alimentazione quando parliamo di purging ci riferiamo al vomito auto-indotto e all’uso improprio di lassativi e diuretici.
Il purging può essere compensatorio o non-compensatorio rispetto al controllo del peso.
Compensatorio quando viene utilizzato per compensare episodi di alimentazione in eccesso sia che questa avvenga realmente o che la persona la percepisca così, a volte in certi casi si può avere la sensazione di aver mangiato troppo mentre in realtà non è così.
Nel caso in cui il purging è compensatorio non lo si tratta in terapia in quanto regredisce a mano a mano che il controllo sull’alimentazione aumenta.
Non-compensatorio, è un po’ come lo stare a dieta. Questo tipo di purging è trattato durante la terapia.
Potremmo chiederci se attraverso il vomito-autondotto riusciamo ad eliminare una buona parte delle calorie ingerite.
In realtà, viene eliminata solo una minima parte di ciò che si è ingerito e questo lo si può dedurre calcolando il contenuto calorico di un’abbuffata e la quantità di calorie che assumeremo ogni volta nonostante il vomito.
Questo potrebbe indurci ad una riflessione e farci desistere dal ricorrere al vomito come mezzo di compenso per quanto riguarda le abbuffate o gli episodi di sovralimentazione.
E’ importante sapere che l’uso improprio di lassativi ha un effetto lievissimo sull’eliminazione delle calorie e tanto meno ha effetti sulla forma del corpo.
Se ne facciamo uso in modo discontinuo la sospensione può avvenire immediatamente, se invece l’assunzione avviene in modo frequente l’interruzione deve avvenire in modo graduale, seguendo un programma di riduzione pianificata.
Può accadere che il peso aumenti un po’ per circa una settimana a causa della ritenzione dei liquidi, un aumento che comunque è temporaneo.
In alcune pazienti il purging può svolgere ulteriori funzioni e quindi rivelarsi più resistente al cambiamento.
Alcune delle principali funzioni sono:
Le informazioni elencate nell’articolo, basate su evidenze scientifiche, sono preziose perché ci aiutano a riflettere allo scopo di non mettere in atto quei comportamenti che sono fortemente dannosi per la salute.
Dott.ssa Maria Pia Santucci
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo comportamentale
Dott.ssa Maria Pia Santucci Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo comportamentale
Pisa
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Iscritta all’all’Ordine degli Psicologi della Toscana col n.2200
Laurea in Psicologia (indirizzo applicativo) conseguita presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
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