È evidente il legame che esiste tra i pensieri, le emozioni ed i comportamenti.
La psicoterapia cognitivo comportamentale parte dal presupposto che i comportamenti e le emozioni subiscono l’influenza  di pensieri, convinzioni e credenze spesso distorte.

Ad esempio: se sto aspettando una telefonata da una persona alla quale sono particolarmente legata che tarda ad arrivare o non arriva affatto, posso interpretare quanto sta accadendo in modo distorto, diverso dalla verità, e cioè che quella persona non mi telefona perché è arrabbiata con me.
Se prendessi in considerazione delle alternative potrei pensare invece che la persona non mi ha telefonato a causa di un imprevisto oppure perché se ne è dimenticata e magari lo farà in un altro momento.

Riuscire ad apprendere modi diversi e più funzionali di reagire alle difficoltà ci aiuta a sentirci più sicuri e più fiduciosi verso noi stessi.
Il lavoro si articola partendo dalla modifica dei pensieri disfunzionali, di certi modi di ragionare e quindi di interpretare la realtà che conducono a reazioni negative e inappropriate nell’affrontare le difficoltà.

Alcuni dei problemi affrontati, tanto per citarne alcuni, riguardano: ansia, fobie e attacchi di panico; bassa autostima; disturbi dell’alimentazione; disturbo ossessivo compulsivo; dipendenza da alcool e sostanze stupefacenti; disturbi di personalità; depressione, disturbo bipolare ed altri.

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