La Terapia del Benessere

La Terapia del Benessere ha l’obiettivo di prevenire le ricadute e la ricorrenza dopo il trattamento del disturbo depressivo. L’intenzione è quella di aumentare il benessere psicologico, cioè migliorare la qualità della vita, piuttosto che ridurre i sintomi della depressione.

La mancanza di benessere psicologico potrebbe rendere vulnerabili a sviluppare un disturbo depressivo. Questa terapia rappresenta una proposta di intervento da parte del gruppo di ricerca di Giovanni Fava (Fava et all., 1998 a/b) allo scopo di mantenere il più a lungo possibile i risultati positivi raggiunti nel trattamento della depressione con la terapia cognitivo comportamentale.

Un modello

La terapia si ispira al Modello del benessere psicologico di Carol Ryff (1989) che prende in considerazione sei dimensioni all’interno delle quali si valuta il buon funzionamento della persona: la mastery ambientale; la crescita personale; gli scopi di vita; l’autonomia; l’accettazione di sé e le relazioni positive con gli altri. L’obiettivo è quello di raggiungere un livello di funzionamento sufficiente in quelle aree che presentano varie problematiche dopo una valutazione iniziale.

• La mastery ambientale indica il modo in cui la persona si rapporta agli eventi, se in modo positivo cogliendo le opportunità che si presentano e tenendo conto dei propri bisogni e valori. Essere carenti in questa area presuppone alcune difficoltà nella gestione della quotidianità unite ad un senso di impotenza nel migliorare i contesti della propria vita.
• La crescita personale riguarda la possibilità che ha la persona di crescere attraverso nuove esperienze ed essere consapevole dei progressi che effettua nel tempo. All’opposto, l’individuo può sperimentare un senso di immobilità, di mancanza di crescita, di noia e di disinteresse per tutto ciò che lo circonda.
• Gli scopi di vita ci consentono di capire quanto sia importante perseguire degli scopi nella vita in modo da seguire una direzione e di dare un senso sia al passato che al presente. Se essi mancano o sono pochi risulta difficile dare un senso ed una direzione alla propria esistenza.
• L’autonomia ci permette di essere indipendenti rispetto agli altri e di essere determinati nelle scelte fino ad arrivare ad una propria valutazione di quelle che sono le nostre azioni. La carenza di autonomia ci fa dipendere dal giudizio degli altri e ci fa prendere decisioni senza tener conto di opinioni e preferenze proprie.
• L’accettazione di sé implica un atteggiamento positivo verso se stessi nell’accogliere i propri pregi e difetti. Diversamente, si prova un senso di insoddisfazione nei confronti di se stessi con il desiderio di essere diversi rispetto a come siamo, inseguendo un’immagine ideale troppo difficile da realizzare.
• Le relazioni positive con gli altri stanno ad indicare la capacità di tenere conto oltre che del proprio benessere anche di quello degli altri, nel dare e ricevere con fiducia e calore. Quando ciò non avviene ci si sente frustrati all’interno delle poche relazioni che non riusciamo a mantenere per un lungo periodo di tempo.

La terapia

La Terapia del Benessere è un intervento breve e si svolge in 8 sedute con una frequenza settimanale o quindicinale. Ogni seduta dura dai 30 ai 50 minuti circa.

Inizialmente si chiede alla persona di prendere in considerazione gli episodi di benessere che vengono riportati in un diario e sono valutati da una scala che va da 0 a 100, cioè da un’assenza ad un massimo di benessere. Il diario permette al terapeuta di identificare le dimensioni in cui il senso di benessere è scarso e di incrementarlo intervenendo con varie tecniche sui pensieri disfunzionali e le credenze negative che causano malessere.

Dott.ssa Maria Pia Santucci
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo comportamentale